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Laura Romano

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e-mail: lauromano55@gmail.com
Telefono: 3495896971

Biografia

Opere

LAURA ROMANO, scultrice, pittrice, ceramista, nasce a Savona dove vive e lavora. Compie i suoi studi presso il Liceo Artistico ”Arturo Martini“ di Savona, sezione staccata dell’Accademia di Belle Arti di Torino. Dopo aver conseguito la maturità artistica ed aver ricevuto nel 1972 il Diploma di Merito, si perfeziona nel campo della ceramica modellata, sperimentando tecniche estremamente personali.

La sua profonda vocazione all’insegnamento la porta ad aprire, dapprima il “CHILDREN ART STUDIO” rivolto ai bambini, e successivamente nel 1992 il “LABORATORIO DI CERAMICA CREATIVA” che dirige tuttora e che ha formato nel tempo numerosi artisti di ottimo livello.

Ha tenuto corsi di modellato in vari enti e scuole, tra le quali l’Istituto Rossello di Savona, l’AISM (Sezione Provinciale di Savona), corsi comunali nelle Scuole di Albissola Marina, corsi nella Scuola Comunale di Ceramica di Albisola Superiore (nudo femminile), l’UNIALBISOLA (corso di ceramica di base) e, dal 1996 al 2015, nella CASA CIRCONDARIALE di Savona.

Ha partecipato a innumerevoli personali e collettive in Italia e all’estero, ottenendo prestigiosi riconoscimenti.

Le sue opere sono custodite presso collezioni private e pubbliche, enti e musei: Art Gallery di Torino, Museo della Ceramica di Grottaglie - TA. Casa Museo Sandro Pertini di Stella (SV), Caserma dei Carabinieri di Savona - Museo Cesare Pavese – Raccolta Permanente Presepi Denice – Piastrella d’Artista a Monterrey (MESSICO) – San Raffaelle Cimena a Torino.

Da dicembre del 2015 è Vice Presidente dell’Associazione Culturale Savonese “LiberArti” per cui organizza con grande professionalità, estro artistico e gusto estetico l’installazione delle Esposizioni d’Arte.

Articoli e Critiche

I nuovi percorsi di Laura Romano

 

Laura Romano desidera fare sempre nuovi percorsi e questo suo desiderio traspare chiaramente nei suoi lavori pittorici, che sostiene di aver creato a scopo puramente estetico, in quanto lei stessa li definisce complementi d’arredo. Vorrei contraddire questa semplificazione e dare un’altra definizione del suo lavoro: i suoi quadri raggiungono quella dimensione nel mondo del design sulla quale si basa la sua attuale ricerca artistica e che contiene per l’artista la stessa ansia di creazione che pone quando fa ceramica, compreso un personale anelito ad afferrare e a proporre un soffio di novità.

La sua pittura non è un’arte derivata da un semplice applicare la materia sulla tela, ma una crescita costante che sta diventando un’applicazione continua. Le sue sculture in stile figurativo, lo sappiamo, sono spesso complesse, per contro le sue proposte pittoriche sono lineari ma non minimaliste: sono incroci di figure geometriche pensate e programmate nei minimi dettagli poi disegnate prima di essere eseguite. Le  forme geometriche si sposano con la luminosità del glitter nelle linee e nei colori, quasi a coniugarsi, nella loro ispirazione, alla modernità più assoluta, ovvero al design. E mentre Laura dimostra di saper scolpire il figurativo e si impegna a modellare le ceramiche, in pittura semplifica le forme fino alla loro essenza, complicandole ed arricchendole con le luminescenze dei glitter di colori diversi che tanto ama.

All’interno di questa espressione artistica, che oscilla fra lo studio geometrico e coloratissimi e scintillanti espressioni design, Laura non si pone come artista che basa il suo lavoro sull’intelletto, posto a creare complementi di arredo che devono essere personalizzati per lo spazio in cui andranno ad abitare, ma nel suo modo spontaneo e comunicativo vive a colori nelle linee e nei percorsi incrociati delle linee dipinte che si intrecciano nei suoi quadri.

Alla scoperta degli “ingredienti” nelle opere di Laura Romano

Terra e femminilità

“I miei lavori nascono dal desiderio di esprimere me stessa, creo per istinto”

 

Laura Romano, artista che vive e lavora a Savona, si esprime preferibilmente con opere ceramiche. Le sue figure femminili grezze o monocromatiche sono un inno alla femminilità. Le sculture, opache o cristallinate dal fuoco di cottura, hanno turgida consistenza materica ed emanano malinconia e dolore dell’anima che, illuminati dall’arte, divengono punti di partenza per una possibile rigenerazione (maternità). Le opere rappresentano in modo tangibile la forza della donna e dell’artista che elabora gli eventi e li trasforma senza sosta, come il mare che ama rappresentare. Nelle cavità di tronchi torti, di ceppi consumati crea presepi sfruttando gli incavi per la grotta e percorsi creati dall’erosione per posizionare borghi e personaggi, spesso minuscoli, che con pazienza e delicatezza certosina sono stati modellati, dipinti, cotti e cristallinati ad uno ad uno.

Signora Romano, quando è iniziato il suo percorso artistico?

“Ho iniziato a disegnare fin da piccola. Dopo il diploma al Liceo Artistico, ho aperto una scuola per bambini impostata su attività ludiche e artistiche. Chiamata a fare dei corsi nelle Scuole di Albissola Marina, ho approfondito la conoscenza della tecnica ceramica. Nel 1992 la parrocchia di S. Giuseppe mi ha chiesto di organizzare dei corsi per bambini e adulti che servissero ad aggregare le famiglie. Da questa richiesta è nato un piccolo laboratorio ceramico, che ora si è ampliato in un vero e proprio atélier dove riesco a trasmettere ai miei allievi la passione per l’arte.

Ho tenuto dei corsi di ceramica all’AISM e da quattordici anni insegno nel carcere all’interno di un progetto che viene rinnovato annualmente. Sono stata chiamata da alcuni comuni del territorio ad insegnare ceramica e da due anni l’Assessore Provinciale Livio Bracco mi ha coinvolto nell’organizzazione di un breve corso natalizio per far conoscere ai bambini la tecnica ceramica: gli allievi hanno modellato oggetti che, cotti, sono stati consegnati ai piccoli autori il 20 dicembre scorso. Tra le diverse mostre e i premi vinti cito nel 2010  la Mostra Internazionale Arteinsieme a Vinovo (Torino), e il 1° Premio a Presepi nella grotta dei Dossi a Cuneo.”

Quali temi sono la base della sua ispirazione?

“Le mie opere nascono dal desiderio di esprimere me stessa, con la terra creo per istinto. Sono attratta dalla figura femminile che elaboro preferibilmente nella terra grezza a livello figurativo puro: le mie opere sono sculture a tutto tondo di corpi o visi che devono suggerire emozioni. Preferisco comunicare sensazioni con la forma piuttosto che con il colore, tanto è vero che tendenzialmente lascio la scultura pura o monocromatica, spesso dai toni lunari. I temi che amo raffigurare sono la maternità, la madre luna, temi che contengono una vena di quella malinconia che sento dentro. Faccio uso del colore nelle raffigurazioni del mare, sul supporto ceramico utilizzo glitter e materie policrome per donare movimento alle onde.”

Quali materiali e quali tecniche preferisce usare?

“Ogni scultura viene trattata in modo diverso, alcune sembrano di legno, in realtà si tratta di ceramica trattata secondo una tecnica da me inventata. Le materie, che impiego nella cottura tradizionale, sono creta semirefrattaria, smalti, ossidi. Nella pittura il colore diviene importante come espressione artistica, raffiguro figure umane in uno spazio surreale, delimitato e freddo, in bilico fra un attimo e l’altro del tempo.”

 

                                                                                                                                          da “Il Letimbro” febbraio 2011.

La ceramista Laura Romano spiega come ha ideato

la mostra dedicata ai titoli lauretani di Maria ed ospitata in Provincia

Litanie da recitare, litanie da contemplare

di Anna Maria Faldini

 

Presso la Sala Mostre della Provincia di Savona, il 19 dicembre scorso alle 21, è stata presentata la mostra dal titolo, “Madre di Dio – Madre degli uomini”, voluta fortemente dalla ceramista savonese Laura Romano che dirige il Laboratorio di Ceramica Creativa che si trova presso la chiesa di San Giuseppe. Sono intervenuti monsignor Lupi, Vescovo della Diocesi di Savona-Noli, e l’Assessore alla Cultura della Provincia Carla Mattea. Ha commentato criticamente le opere Maria Scarfì Cirone, mentre il Duo Lylium di Roberta  Gentile (contralto) e Federico Briasco (chitarra classica) ha eseguito alcuni intervalli musicali molto applauditi dal pubblico che affollava la sala.

Adelio Sordo ha letto alcune meditazioni tratte dal libro di don Giuseppe Militello, “Ha innalzato gli umili”, da cui Laura Romano ha preso l’idea per realizzare tante statue di ceramica quante sono le litanie lauretane dedicate alla Madre di Dio.

Signora Romano, quando ha proposto alle ceramiste del Laboratorio di Ceramica Creativa l’esecuzione delle statue della Madonna?

“Ho elaborato questo progetto, dopo aver saputo che don Giuseppe Militello (nostro presidente) stava scrivendo un nuovo libro di meditazioni sulle litanie lauretane, In accordo con lui, ho proposto alle amiche del Laboratorio la realizzazione di sculture ceramiche raffiguranti ciascuna un titolo mariano, cinquantuno in tutto, ispirate liberamente alle illustrazioni di Amedeo Brogli.”

Un commento su questo lavoro che si potrebbe definire di gruppo?

“È stato molto entusiasmante, anche se difficile, studiare ed interpretare i vari titoli mariani, e per farlo abbiamo dovuto utilizzare molti simboli religiosi: torce, colonne, gigli, colombe, fiamme e così via.

Per rendere omogenea la raccolta che, realizzata da ventisei ceramiste diverse, ha ovviamente diversi stili interpretativi, abbiamo ritenuto opportuno mantenere comune la presentazione, mettendo le statuine su uguali basi di legno, mantenendo all'incirca le stesse dimensioni (altezza circa 35/40 cm) e gli stessi colori. Inoltre le sculture sono tutte state eseguite con lo stesso tipo di materiale: terra rossa, ingobbiata policroma e cristallinata lucida.”

Avete già esposto queste opere e le statue sono già state presentate?

“Abbiamo fatto una prima mostra con un numero di Madonne limitato al Santuario della Misericordia di Savona, in questa occasione il coro di san Pietro, diretto da padre Piergiorgio Ladone, ha eseguito un bellissimo concerto. Una ulteriore presentazione è stata fatta a maggio del 2011 presso la sede delle edizioni Paoline, in concomitanza con l'uscita del libro di don Giuseppe Militello.

L'estate scorsa, abbiamo portato in visione alcune litanie in vari luoghi di culto e non: al Santuario del Carmelo di Loano, a Santa Maria Maggiore a Cogoleto, e alla Società Cattolica N.S. di Misericordia di Savona. Nelle varie presentazioni non sono state solo esposte le sculture, ma venivano lette delle meditazioni dal libro e venivano commentate le relative opere ceramiche, il tutto intervallato dalle magnifiche esecuzioni musicali del Coro di san Pietro.”

In conclusione che cosa chiedete per il futuro?

“A noi piacerebbe donare la raccolta completa di statue alla città, purché venga collocata in un ambiente adeguato e possa essere fruita dal pubblico. Anche perché questa sarebbe la prima raccolta completa di sculture ceramiche che rappresentano in modo simbolico le cinquantun litanie, di esse infatti fino a questo momento esistono solo incisioni o disegni.”

 

                                                                                                                                          Da “Il Letrimbro” gennaio 2012

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