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Stefano Gallaretto

Biografia

Stefano Gallareto è nato nel 1967 a Dego, un piccolo paese ligure senza mare tra e sulle colline dell’entroterra savonese.

Salvo qualche viaggio per il mondo a Dego  è rimasto fino ad oggi ma per il futuro preferisce non porre limiti alla fantasia.

Si è avvicinato alla scrittura con la stesura di una serie di racconti poi raccolti e pubblicati nel 2014 all’interno del volume: “La vita a morsi, morsi di vita” (Magema Edizioni).

Anime e corpi” (Edizioni Giorgione) è il suo primo romanzo.

"Anime e corpi"

“Anime e corpi” rileva l’indecifrabile, a volte affascinante, alchimia che si genera quando al rapporto intimo che si ha con se stessi si unisce il rapporto condiviso, spesso non meno vitale, che si sviluppa e cresce a seguito di un incontro.   

 

Lorena e Tiziano per buona parte della loro vita non si conoscono e si muovono autonomamente tra le  difficoltà comuni dell’esistenza. Si destreggiano come possono, sbandando a volte clamorosamente, tra separazioni, azzardi, figli da crescere e mancanze assortite di prospettiva e fiducia.

Quando si incontrano si guardano dapprima, o meglio considerate le caratteristiche atipiche della loro conoscenza, si annusano con sospetto.

Fanno fatica ad accettare gli ingombranti carichi di vita portati dall’altro e, quando iniziano ad intuire il valore potenziale del loro incontro, si tormentano con dubbi e resistenze.

 

Eppure sarà proprio l’energia prodotta da questa amalgama complicata e a tratti avventurosa a consentire ad entrambi di “fare pace” con l’esistenza neutralizzando tutte le paure che sguazzavano libere tra le loro solitudini.

Raccolta di racconti "La vita a morsi, morsi di vita"

Prefazione

Dodici racconti come i mesi dell’anno. Racconti come pezzi di vita, o

meglio “morsi di vita” come evidenzia il titolo.

L’autore in questi scritti ci trasporta in molti mondi, diversi per quanto

riguarda il tempo, le storie e le situazioni, ma sempre attinenti alla vita quotidiana

e all’animo umano.

I personaggi di questi racconti, siano essi persone delle nostre campagne

del secolo scorso, principesse delle favole, ragazzacci di ieri o uomini e

donne del nostro tempo frenetico e stressante, sono sempre descritti con

minuziosa attenzione ad ogni singolo dettaglio.

Non si possono leggere i racconti senza trovare in essi parti di noi, senza

cogliere nei gesti o nelle parole dei personaggi i nostri modi di fare o di

essere e le nostre espressioni.

I morsi di vita raccontati sono i morsi che riceviamo durante la nostra

esistenza, ma anche quelli che la vita stessa ci costringe a dare. Sono scampoli

di vita, veri, ricchi di dolori, di fatiche quotidiane, ma anche pieni di

ironia (“Il lavoro” ne è l’esempio più eclatante).

E allora vediamo nascere storie d’amore (La Vespa) ma troviamo anche

storie ormai diventate faticose con gli anni come ne “L’opportunità” o ne

“Le verità sfiorate”. Troviamo figure di “grandi” uomini come il protagonista

de “Il gigante”, “Lo zio prete” o Nino di “Nino e il nano” in contrapposizione

a uomini piccoli dentro e meschini. Troviamo il mondo delle favole,

quello della guerra o gli scherzi di ragazzi irriverenti.

E’ una lettura che ci costringe a riflettere mettendo in evidenza ogni

aspetto dell’animo umano lasciando però sempre spazio al sorriso e all’ironia

della vita.

Contatta l'artista: 
e-mail: gallas04@yahoo.it
Telefono: 333 6729879
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